Il Tribunale di Bergamo, in esito al ricorso proposto dagli avv.ti Alberto Guariso e Ilaria Traina, ha accertato il diritto al “premio nascita” anche per le madri straniere titolari di un permesso unico lavoro.
La norma di riferimento, ossia la Legge 232/16 prevede – senza operare distinzione di nazionalità – per tutte le mamme in stato di gravidanza (almeno al settimo mese) tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2017, il diritto a tale prestazione. Tuttavia, l’INPS aveva illegittimamente circoscritto il suo ambito di applicazione, escludendo, con una circolare, tutte le cittadine straniere titolari di permesso unico lavoro. Con ordinanza del 30 novembre 2017 il Tribunale di Bergamo ha, invece, riconosciuto il diritto al “premio alla nascita” anche a queste ultime, affermando la discriminatorietà del comportamento tenuto dall’INPS.