Il nuovo bando per il servizio civile del 4 ottobre 2013, nonostante le incoraggianti modifiche della legge europea 2013 a favore degli stranieri lungosoggiornanti in materia di pubblico impiego e di assegni per le famiglie numerose, ha riconfermato la clausola che riserva la possibilità di accedervi ai soli cittadini italiani.
L’esclusione degli stranieri dal servizio civile, inteso dalla giurisprudenza anche costituzionale come esperienza di solidarietà e mezzo per concorrere al progresso materiale e spirituale della società (art.2 e art.4, comma2, della Costituzione), si pone in contrasto con il nostro ordinamento.
Già la Corte d’Appello di Milano, lo scorso 20 dicembre 2012, confermando la sentenza di primo grado, aveva dichiarato il carattere discriminatorio del bando per la selezione di volontari da impiegare nel servizio civile, nella parte in cui richiedeva il possesso della cittadinanza italiana tra i requisiti di ammissione al servizio civile.
Le associazioni ASGI e APN hanno depositato un ricorso al Tribunale di Milano, sostenendo quattro stranieri residenti in Italia da più di 10 anni che sono stati esclusi dal bando per il servizio civile.
Leggi l’articolo su LaRepubblica.it- “Milano: gli immigrati vanno dal giudice” (29 ottobre 2013)
Leggi la sentenza della Corte D’Appello di Milano n 2183/12