INTERVENTO DEL FONDO DI GARANZIA NEL REGIME NORMATIVO PRECEDENTE AL D.LGS. 14/2019: IL TRIBUNALE DI PAVIA CONFERMA CHE L’INSOLVENZA CHE RILEVA È QUELLA DEL RETROCEDENTE.
Affitto d’azienda – retrocessione – prosecuzione attività imprenditoriale – insussistenza – intervento del fondo di garanzia INPS – presupposto – insolvenza del retrocedente
“Anche nel regime normativo previgente al D.Lgs 14/19, nell’ipotesi in cui al termine di un affitto d’azienda cessi l’esercizio dell’attività imprenditoriale, vista l’inapplicabilità dell’art. 2112 c.c. al retrocessionario che non prosegue l’attività, l’insolvenza a cui fare riferimento al fine dell’intervento del fondo di garanzia INPS è quella del retrocedente”
BONUS RIOCCUPAZIONE EX ART. 24BIS, COMMA 5, D.LGS 148/15: IL TRIBUNALE DI LODI CENSURA LA PRASSI APPLICATIVA DELL’INPS.
Diritto al bonus rioccupazione ex art. 24bis D.Lgs 148/15 – mancata cessazione del rapporto di lavoro con l’impresa in CIGS – irrilevanza
L’erogazione del “bonus rioccupazione” di cui all’art. 24bis D.Lgs 148/15 non è subordinata alla cessazione del rapporto di lavoro del lavoratore con l’impresa che ha presentato istanza di CIGS.
Calcolo importo bonus rioccupazione ex art. 24bis D.Lgs 148/15 – proporzione fra ore di CIGS e ore di lavoro – ore lavorate per altri datori di lavoro – esclusione dal computo della proporzione
L’importo spettante al lavoratore a titolo di “bonus rioccupazione” ex art. 24bis D.Lgs 148/15 dev’essere calcolato mediante una proporzione tra il numero di ore di sospensione in CIGS del dipendente e il numero di ore in cui lo stesso è rimasto effettivamente a disposizione dell’azienda in CIGS, escludendo il periodo temporale di occupazione alle dipendenze di diversi datori di lavoro.
È DOVUTO IL TFR DAL FONDO DI GARANZIA ANCHE IN ASSENZA DI UN ACCERTAMENTO GIUDIZIALE DEL CREDITO QUALORA IL DATORE DI LAVORO SIA STATO CANCELLATO DAL REGISTRO DELLE IMPRESE.
TFR – mancato pagamento – Fondo di Garanzia – società estera – insolvenza del datore di lavoro – cancellazione – estinzione – accertamento giudiziale del credito – impossibilità – accertamento diretto – INPS – lavoratore incolpevole – diritto al pagamento.
Non può sostenersi che in assenza di accertamento giudiziale del credito nei diretti confronti del datore di lavoro vi sarebbe una preclusione alla richiesta di TFR a carico del Fondo di Garanzia, contrastando ciò con la ratio di garanzia delle prerogative del lavoratore incolpevole in presenza di una situazione di accertata e definitiva insolvenza del datore di lavoro: deve dunque ritenersi ammissibile l’accertamento diretto nei confronti dell’INPS del diritto del lavoratore, previo accertamento incidentale della condizione di insolvenza del datore di lavoro. Tale condizione appare, a fortiori, rinvenibile laddove la cancellazione con estinzione della società, con devoluzione dei beni e in assenza di fenomeni successori secondo la legge regolatrice, rappresenta un ostacolo oggettivo e non superabile alla esazione del proprio credito per TFR.